martedì 22 aprile 2014

Quando "naturale" è considerato intoccabile


Padri che abusano sessualmente dei figli davanti agli occhi complici, consenzienti, rassegnati o che non vogliono vedere della madre, genitori tossici che calmano i propri figli con le stesse sostanze che a loro fanno "tanto bene", padri violenti e alcolizzati che menano i figli insieme alla madre, madri con disturbi psichiatrici che trattano i figli con modi più adatti a sopprimerli che a curarli, madri che dopo il parto lasciano il figlio neonato sul treno, vicino a una porta o, peggio, vicino o dentro un cassonetto...

Questa è la punta dell'iceberg, sono le notizie che ci giungono dai TG e che leggiamo nella pagina di cronaca dei quotidiani, ma in scia a questi fatti eclatanti della cronaca nera ci sono molti più casi di piccoli e grandi maltrattamenti (dipende dagli occhi di chi li guarda o li subisce).

Privare il proprio figlio delle necessarie cure per motivazioni di credo religioso o per convinzioni personali e per questo compromettere la sua salute futura o la sua stessa sopravvivenza non è anch'esso un crimine?

E poi: sottomettere i figli a pesanti e quotidiane violenze psicologiche, dimostrare una completa indifferenza verso di loro e trascurarli fino al limite della sopravvivenza, dimenticarsi di loro abbandonandoli alla buona sorte, educarli a una vita senza dignità, al furto, all'accattonaggio, farli lavorare clandestinamente, usarli come manovalanza per la malavita organizzata...

Eppure in molte situazioni limite tutti sanno e nessuno sa, tutti scuotono la testa e mostrano compassione verso quei bambini, ma non fanno nulla. "Se chiami i servizi sociali, poi glieli tolgono..."
Mai sentita questa frase? Come se i servizi sociali fossero le SS, come se l'indagine non presupponesse la presenza di un giudice minorile, di un iter volto a recuperare la situazione senza allontanamenti non necessari. Meglio stare zitti e attendere gli eventi che a volte culminano tristemente nella morte del bambino. Poi si dirà che le istituzioni non hanno fatto niente per evitarlo...

E quando, casualmente, le istituzioni vengono a conoscienza del problema e intervengono? I media in questi casi, spesso, fanno un servizio pubblico alla rovescia: "Glieli hanno tolti e li hanno dati in adozione" (o in affido) e poi ore di testimonianze pro genitori naturali (a questo punto se centra l'adozione li chiameremo genitori d'origine), interviste strappa-lacrime ai due poverini privati della prole, agli zii, ai nonni, ai cugini, agli amici, ai conoscenti... tutti contro il tribunale, le assistenti sociali, tutti contro i ladri di bambini, tutti contro l'ingiustizia!

Tutti che mentono. 

In TV la verità vera è sempre difficile da trovare e in questi casi non emergerà mai. Emergeranno verità di parte che nasconderanno i veri retroscena delle vicende. I giudici e i servizi sociali per rispetto della vità privata del minore non appariranno in TV, non racconteranno la reale e tragica storia di quel bambino, perché parlarne in pubblico è un'ulteriore violenza inflittagli. Solo gli aguzzini parleranno, anzi urleranno, dopo le torture sottoporrano il proprio (ex) figlio anche alla gogna.