Qualcuno ha chiesto "perché tutte le considerazioni poco lusinghiere
(se non negative) del mondo delle adozioni nei confronti della
procreazione assistita eterologa?"
I motivi sono molti e
oggettivamente indipendenti dalle convinzioni etico-morali della
questione eterologa. Quindi innanzi tutto non riduciamo tutto a un
confronto ideologico, ma cerchiamo di essere logici.
L'adozione è difficile
- quella nazionale per il numero esiguo di bambini rispetto alle coppie che si rendono disponibili
- quella internazionale per i costi che sono aumentati moltissimo (negli ultimi 10 anni quasi raddoppiati perché se in Italia c'è deflazione, nei paesi emergenti c'è inflazione (ad esempio)
L'adozione è lunga e complessa.
- Alla coppia è richiesto un lungo percorso di maturazione verso l'accoglienza di un figlio "diverso da sè" e considerando le risorse quasi nulle destinate all'adozione si lavora molto sulla coppia prima, perché, dopo, il post adozione pubblico è inesistente e le difficoltà con minori sempre più grandi e/o difficili è lasciata alle risorse dei genitori.
- I tempi di attesa non sono solo lunghi ma soprattutto incerti, le assenza dal lavoro in tempi di crisi e l'esborso di denaro in tempi di crisi sono ostacoli non trascurabili.
- Si deve considerare anche la necessità di ritagliare altri tempi e risorse indefinibili successivi all'adozione per curare l'inserimento in famiglia e nel nuovo contesto ed eventuali "problemi" del figlio
Alla luce anche solo di questi pochi punti, risulta chiaro che risulti
disarmante vedere come sia (virtualmente) facile cercare un figlio
affidandosi alla procreazione assistita eterologa che è gratis o costa
estremamente meno, che non richiede preparazione, maturazione, idoneità,
che garantisce un figlio neonato e quindi senza i problemi tipici dei
figli adottivi non più piccoli (6 anni di media); è disarmante come lo
stato possa trovare le risorse per questo e negare servizi post-adozione
all'altezza per aiutare le famiglie adottive (e non stiamo parlando
dell'eresia di avere l'adozione gratis, cosa a quanto pare utopistica e
impossibile); è disarmante quanto i servizi sociali e i tribunali per i
minorenni siano ossessivamente attenti, pignoli, indagatori verso la
preparazione delle coppie adottive e come invece il sistema sia
condiscendente verso chi adotta i gameti e si fa un figlio in pancia.
La nostra considerazione è che sarebbe necessario un ripensamento
complessivo verso le risorse da destinare alla famiglia (nello specifico
quella adottiva ma non solo) e che lo svantaggio sarà dei bambini
abbandonati a cui saranno preferiti uno o due gameti congelati.
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