martedì 28 gennaio 2014

Si deve essere genitori veri per essere chiamati veri genitori


Veri genitori ?

Facciamo una digressione con qualche esempio pratico:

Sono un marito amato e perfetto, un giorno mi prendo una sbandata per una ballerina brasiliana e lascio la moglie (e i figli se ci sono)... Come vengo definito?
Sono un soldato che sta operando con alcuni commilitoni in una missione (di guerra, di pace, di protezione civile) a un certo punto per paura, disagio interiore, scappo e lascio tutti senza il mio apporto... Come vengo definito?

Sono in un gruppo di amici e stiamo vivendo un'avventura difficile, in montagna o in una situazione ambientale complicata. Alla prima occasione (senza avvertire) mollo tutto e torno a casa... Come mi chiameranno poi?

Chissà quante altre circostanze e casistiche possiamo immaginare, fidanzati e fidanzate, colleghi, soci, parenti e affini, eccetera...

Sono padre, scappo prima che nasca. Sono una neo-madre che ha dei problemi o meno, abbandono il bambino che ho partorito (figlio perché la biologia dice così). Come mi chiameranno?

Vero genitore!

Allora nei casi precedenti dove i "mollati" sono adulti: mogli, commilitoni, amici, fidanzati, soci, sorelle, ecc. si dovrebbe parlare di veri mariti, amici, soci, ecc.

Immaginate:

- Sai il mio VERO marito mi ha lasciato!
- Il mio VERO amico mi ha lasciato in Turchia senza soldi!
- Dovevamo sposarci ma la mia VERA fidanzata è andata con un altro!
- Il mio VERO socio se ne andato e mi ha lasciato tutti i debiti da pagare!
- Stavamo salvando una persona intrappolata sotto una casa crollata ma il nostro VERO collega se ne eroicamente andato impedendoci di farlo!
- Stava annegando e il VERO bagnino ha avuto paura e non si è buttato!

Ma in questi casi le vittime sono adulti e possono esprimere immediatamente il proprio pensiero, capire ciò che sta accadendo ed esternare il loro disprezzo verso chi li ha traditi...

I bambini no, sono doppiamente vittime, perché poi la società riesce persino a convincerli che quelli là sono i veri genitori, da cercare, da perdonare, da incontrare per ritrovare lo stesso naso o gli stessi occhi... io piuttosto li cercherei e chiederei loro un risarcimento per danno morale, relazionale e biologico.

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