martedì 9 giugno 2015

Così diversi, così uguali.

Due figli, lei ormai adolescente, italiana, molto italiana, carnagione chiara, capelli e occhi castani, occhi tondi, sorriso sincero, facile all'entusiasmo o alla delusione, grande generosità d'animo, il fratellino, di quattro anni più giovane, puro khmer, pelle di infinite gradazioni tra il latte macchiato invernale e il caffè macchiato estivo, occhi leggermente a mandorla e nasino schiacciato, capelli neri, bocca a cuoricino che si schiude spessissimo in un sorriso irresistibile di denti bianchissimi.

Due figli così diversi tra loro e io che mi incanto a guardarli... mi riecheggiano domande lontane: come si fa ad amare un bambino così diverso da noi? come si può riuscire ad amare bambini così differenti? si riesce a non privilegiare l'uno o l'altra?

La risposta è sì, anche volendo sarebbe impossibile fare preferenze. La soluzione è stata semplice: hanno risolto loro tutti i dubbi, in pochissimo tempo sono diventati inseparabili, compagni, complici, si cercano, si seguono, si trovano, si difendono, si imitano... un vero spettacolo! Nati in circostanze così diverse a quattro anni di distanza e a 15 mila chilometri di distanza, eppure così assolutamente fratelli anche nei rari episodi di gelosia e di litigio.

Non ho provato cosa significa amare un figlio biologico, un figlio che ci assomigli così tanto da poterci specchiare in lui, un figlio che abbia le nostre caratteristiche genetiche, doti e difetti, ma so per certo che sarebbe impossibile provare per lui un amore più intenso di quello che provo per i miei due figli adottati, entrati così profondamente nella mia esistenza che mi sembra impossibile non aver vissuto insieme a loro sin dal primo minuto della loro vita.

La loro vita e la mia vita prima del nostro incontro esiste, lo sappiamo, ma per ora è in un cassettino, ci godiamo questa vita insieme, giorno per giorno, ora per ora. Quando vorranno chiedere, cercare, indagare sulla loro vita ante-incontro per lo stesso amore assoluto che provo adesso, io sarò lì per aiutarli e sostenerli.

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